Osservazioni astronomiche: stelle e galassie primordiali con Webb ed Euclid

Messier 78, credits: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre (CEA Paris-Saclay), G. Anselmi
Messier 78, credits: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre (CEA Paris-Saclay), G. Anselmi 

Osservazioni astronomiche: esplorare il passato dell’universo

L’universo non smette di stupire, e i telescopi spaziali James Webb ed Euclid hanno recentemente offerto nuove finestre sul passato cosmico, rivelando dettagli straordinari sulle prime fasi della formazione delle stelle e delle galassie. Queste osservazioni ci portano indietro nel tempo fino a 13 miliardi di anni fa, quando l’universo era giovane e in fermento creativo.


James Webb Space Telescope: una finestra sul cosmo primordiale

Lanciato nel dicembre 2021, il James Webb Space Telescope (JWST) è stato progettato per osservare l’universo nell’infrarosso, superando i limiti del suo predecessore Hubble. Una delle sue più grandi scoperte recenti riguarda l’identificazione di stelle in galassie lontanissime, risalenti a quando l’universo aveva appena 680 milioni di anni.

Utilizzando l’effetto lente gravitazionale, Webb ha sfruttato l’ammasso di galassie SMACS 0723 come una lente naturale, amplificando la luce proveniente da oggetti lontani. Questo fenomeno, previsto dalla teoria della relatività generale di Einstein, ha permesso di osservare con dettagli senza precedenti addensamenti di stelle in formazione nelle galassie dell’universo primordiale. (Fonte: Media INAF)

NGC 6744, credits: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre (CEA Paris-Saclay), G. Anselmi 

Implicazioni della scoperta

  1. Formazione stellare nelle prime epoche cosmiche: La capacità di distinguere stelle individuali in galassie così lontane offre nuovi dati sui meccanismi di formazione stellare e sulle condizioni fisiche dell’universo giovane.
  2. Composizione delle galassie primordiali: Gli astronomi hanno osservato un’abbondanza di gas e polveri, essenziali per la formazione stellare, che gettano luce sui primi passi evolutivi delle galassie.

Telescopio Euclid: una mappa tridimensionale dell’universo

Il telescopio Euclid, lanciato dall’Agenzia Spaziale Europea nel 2023, ha un obiettivo ambizioso: creare una mappa 3D dell’universo, esplorando la distribuzione della materia oscura e l’influenza dell’energia oscura sull’espansione cosmica.

Osservazioni recenti

  1. Ammassi di galassie come Abell 2390: Euclid ha catturato immagini dettagliate che mostrano la distorsione della luce causata dalla materia oscura, confermando l’esistenza di questa enigmatica componente dell’universo. (Fonte: TG24)
  2. Regioni di formazione stellare come Messier 78: Penetrando attraverso dense polveri cosmiche, Euclid ha immortalato “culle di stelle” in cui nuove stelle stanno nascendo, offrendo una visione chiara dei processi in atto. (Fonte: Repubblica)
Dorado, credits: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre (CEA Paris-Saclay), G. Anselmi 

Lente gravitazionale: una tecnologia naturale

L’effetto lente gravitazionale è uno strumento straordinario per gli astronomi. Quando un oggetto massiccio come un ammasso di galassie si trova tra l’osservatore e un oggetto distante, la sua gravità distorce e amplifica la luce, permettendo di osservare dettagli altrimenti inaccessibili.

Esempi di successo

  • SMACS 0723: Ha amplificato la luce di galassie a oltre 13 miliardi di anni luce di distanza, fornendo un’istantanea dell’universo primordiale.
  • Abell 2390: Ha svelato intricate strutture di materia oscura, essenziali per comprendere la formazione delle galassie.

Nuove prospettive sulla cosmologia

Queste osservazioni aprono nuovi orizzonti per la ricerca cosmologica:

  1. Origine delle strutture cosmiche: Le stelle osservate da Webb rappresentano i primi “mattoni” delle galassie moderne.
  2. Materia oscura: Le osservazioni di Euclid aiutano a mappare questa componente invisibile ma cruciale per la dinamica cosmica.
  3. Energia oscura: Studiando l’espansione dell’universo, Euclid contribuirà a risolvere il mistero di questa forza sconosciuta.
Un dettaglio di Abell 2390, credits: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre (CEA Paris-Saclay), G. Anselmi 

Aneddoti e curiosità

  • Un debutto storico: Le prime immagini del JWST, pubblicate nel luglio 2022, hanno fatto il giro del mondo, mostrando l’universo con dettagli mai visti prima. (Fonte: ESA)
  • Il fascino dell’universo remoto: Osservare galassie a 13 miliardi di anni luce equivale a vedere “fotografie” dell’universo poco dopo il Big Bang.
  • Collaborazione internazionale: Le missioni Webb ed Euclid coinvolgono migliaia di scienziati in tutto il mondo, unendo risorse e competenze per esplorare il cosmo.

Conclusione: una nuova era dell’astronomia

Le osservazioni dei telescopi James Webb ed Euclid stanno trasformando la nostra comprensione dell’universo. La capacità di osservare galassie lontanissime e di risolvere stelle individuali è un risultato straordinario, che ci avvicina a rispondere alle domande fondamentali sull’origine e sull’evoluzione del cosmo.

Se vuoi approfondire, visita Media INAF, ESA e Repubblica Tecnologia per ulteriori dettagli e immagini mozzafiato.

Altri articoli potrebbero interessarti!